Le nomine nelle Commissioni Parlamentari: chiudiamo la porta e passano dal portone

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I cittadini con il proprio voto non esprimono un parere, fanno delle scelte precise.

Insomma chi ha votato il PD è perché non voleva un governo del PDL e vicerversa.

I nostri cari politici però sono molto più affezionati alla poltrona che alle sorti del Bel Paese. Se i cittadini chiudono la porta, loro passano dal portone.

Iniziamo, tralasciando qualche nominato “competente” per evidenziare quelli che rispecchiano in toto la spartizione delle poltrone.

 

Daniele Capezzone (Pdl) è stato eletto presidente della Commissione Finanze della Camera.

Dalla sua biografia su wikipedia:

Figlio di Felice Capezzone e Anna Gambini, frequenta il “Collegio San Giuseppe – Istituto De Merode” di Roma fino alla maturità classica. Nel 1990 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza della LUISS Guido Carli, che però abbandona nel 1997 per la politica.

Competenza in finanza? Non pervenuta!

 

Mauro Maria Marino (Pd) è stato eletto presidente della Commissione Finanze del Senato.

Dal suo sito personale:

Ho 49 anni, sono sposato, ho due figlie e spero, in poche righe, di riassumere il lavoro quotidiano, talora difficile, che auspico sia stato utile per la nostra comunità. Ho partecipato, come gli altri fondatori, allʼesperienza politica di ʻAlleanza per Torinoʼ, nella prima stagione di rinnovamento dellʼamministrazione locale che ha portato alla responsabilità di Sindaco Valentino Castellani. Prima come consigliere di circoscrizione, poi come consigliere comunale e infine come Presidente del Consiglio Comunale, ho contribuito a quella importante fase che ha iniziato e sviluppato il profondo rin- novamento di Torino. Insieme a Romano Prodi ed Arturo Parisi, abbiamo dato vita a quella prima esperienza politica nazionale, ʻI democraticiʼ, che è stata il seme dellʼUlivo da cui ha tratto ispirazione il progetto del Partito Democratico. Sono stato eletto senatore.

Competenza in finanza? Non pervenuta!

 

Altero Matteoli (Pdl) eletto presidente della Commissione Telecomunicazioni del Senato.

Dalla sua scheda biografica del Senato:

Dirigente (non meglio specificato). Indagando ulteriormente: è ragioniere e dirigente d’azienda.

Competenza in telecomunicazioni? Non pervenuta!

 

Roberto Formigoni (Pdl) è stato eletto presidente della Commissione Agricoltura del Senato.

Dal suo sito personale:

Sono italiano e come voi amo immensamente il mio Paese dove – fin da ragazzo e grazie a forti legami di amicizia – ho avuto la possibilità di realizzare la mia personale vocazione: un impegno umano e civile straordinario che mi ha portato fino alla politica. Sono nato nel 1947, primo di tre fratelli, in una casa di due piani nel centro di Lecco, già dimora dell’onorevole Vittorio Calvetti, storico deputato della Democrazia cristiana, e dell’onorevole Guido Alborghetti del Partito repubblicano italiano: qui trovò sede anche la sezione lecchese del Partito socialdemocratico e, sempre qui, nacque Giulio Boscagli, futuro sindaco della città. Come vedete le premonizioni della politica abbondavano fin d’allora.

Io sono andato contro le regole iscrivendomi alla facoltà di Filosofia dell’Università Cattolica di Milano, dove mi sono laureato l’11 novembre 1971 (erano circa le ore 13) con 110 e lode e bacio accademico. Cosa mi attraeva allora? Organizzare cooperative di lavoro per aiutare e favorire le relazioni nel lavoro e la cultura.

Competenza in agricoltura? Non pervenuta!

 

Ignazio La Russa è stato eletto presidente della Giunta per le Autorizzazioni della Camera.

Dalla sua biografia su wikipedia:

  • Nel novembre 2009 ha contestato la sentenza Lautsi v. Italia della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sull’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche italiane, dichiarando: «possono morire, possono morire, loro e quei finti organismi internazionali che non contano nulla».
  • Il 10 marzo 2010, durante una conferenza stampa del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dapprima invitò un giornalista, Rocco Carlomagno, a smetterla di interrompere il premier e le domande degli altri giornalisti e ad attendere il suo turno. Successivamente cercò di allontanarlo prendendolo per il bavero e poi strattonandolo. Rocco Carlomagno annunciò una querela nei confronti del ministro, definendolo «picchiatore fascista».
  • Il 12 febbraio 2011, presso la manifestazione In mutande ma vivi, La Russa scalcia volontariamente un giornalista di Annozero, Corrado Formigli, che avrebbe voluto rivolgergli alcune domande sui possibili scandali sessuali di Berlusconi. Il Ministro inizialmente si scusa, sostenendo di non essersi accorto del giornalista. Poi accusa il giornalista stesso di avergli lui rifilato dei calci alle spalle. Formigli viene allontanato dalla vigilanza.
  • Il 30 marzo 2011, durante il dibattito in Parlamento sul processo breve, redarguito dal Presidente della Camera Gianfranco Fini per aver applaudito ironicamente Franceschini che lo accusava di aver fomentato una manifestazione contro il governo spintasi fin quasi all’entrata di Montecitorio, lo ha apostrofato con un «vaffanculo». Dopo essersi scusato con Fini ha negato di averlo insultato, affermando che il gesto sarebbe stato rivolto a Franceschini.
  • La Russa è indagato dalla Corte dei conti per peculato in relazione all’utilizzo di voli di Stato per recarsi alla partita Inter – Schalke 04 del 5 aprile 2011

Competenza in materia di garanzia? Non pervenuta e stavolta aggiungiamo ANZI, l’esatto opposto di un garante!

 

L’elenco sarebbe ancora lungo e articolato, ma una sensazione di nausea mi fa rinunciare a proseguire.

Scusatemi, sono umano.

Loro no!

 

Il Disobbediente1 – © 08.05.2013