Prendiamo l’olio colato e portiamolo in comune

Mi ritrovo a scrivere ancora una volta sullo smaltimento dell’olio esausto di cucina. Avrei preferito non avere la necessità di tornare sull’argomento perché il problema era stato risolto. Così non è..

Un riassunto dei fatti si può leggere qui:

https://ildisobbedienteweb.wordpress.com/2012/06/25/olio-di-gomito-per-smaltire-lolio-esausto/

Da questo primo resoconto è passato un anno e mezzo. In questo arco temporale nel comune di San Sperate – dove risiedo – si sono alternate due diverse giunte. Il sindaco (di cui scrivo nel resoconto) era Antonio Paulis.

Citando me stesso, alla mia domanda “Cosa devo fare con la mia bottiglia di olio esausto?”, la risposta fu: “Avere pazienza”.

Di lì a poco tempo lo stesso sindaco Paulis venne sfiduciato dalla sua giunta, il comune fu commissariato fino alle elezioni amministrative dello scorso 10-11 Giugno.

Ho atteso quasi due mesi dall’elezione della nuova giunta, prima di bussare alla porta del nuovo sindaco: Enrico Collu.

Una piccola nota di colore prima di tornare ai fatti accaduti: sia l’uno che l’altro si sono dimostrati aperti al dialogo, condiscendenti, interessati, cordiali e gentili ma ognuna delle due volte, quando sono uscito da quell’ufficio ho avuto la sensazione che non sarebbe stato fatto niente.

Dopo uscito da lì.. non avevo una data certa, non un impegno, non una minima sicurezza.

Soltanto belle parole, strette di mano e sorrisi.

Al neo eletto sindaco di San Sperate, Enrico Collu ho posto la stessa domanda fatta al suo predecessore:
“Cosa devo fare con la mia bottiglia di olio esausto?”.

La risposta non è cambiata: “Avere pazienza”.

In effetti se l’isola ecologica non funzionava un anno fa, ora la situazione è identica.. cioé: non funziona.

Mi tornano alla memoria le parole della gentile segretaria della EC.O.E S.r.l (Via Emilio Segrè 4 – Elmas) e un’altra volta citando me stesso – come già scritto – :

“È assurdo che un comune di 8.000 abitanti faccia finta che il problema non esista. Ma sa quanto costa il nostro servizio? Basta un piccolo spazio di stoccaggio comunale in appositi contenitori, non ci vuole tanto, noi passiamo a ritirare gli oli esausti per 140 € annuali a prescindere dalla quantità che ritiriamo”.

È inutile, mi viene in mente il suo -non ci vuole poi tanto- ma intanto anche quel poco non è stato fatto.

Ora penso: io di pazienza ne ho, almeno credo, ma ne devono avere anche altre 7.736 persone che vivono in quel di San Sperate. Nel mentre che pazientiamo che si prenda una decisione (o quanto meno che qualcuno dei consiglieri presenti almeno una proposta in merito) l’olio esausto di tutte le cucine del nostro piccolo paese che fine fa?

Non voglio più avere pazienza e non so che farmene di sorrisi e strette di mano di circostanza.

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Alle due mail che ho inviato

In data 07/10/2011 scrivo una mail all’assessore all’Ambiente del Comune:

-Gentile Assessore Giulia Mameli, sono residente a San Sperate. Vorrei sapere come fare per lo smaltimento dell’olio esausto di frittura.
Grazie.-

Poi il 12/11/2011 scrivo al sindaco:

-Buongiorno Sindaco.
Vorrei avere notizie sullo smaltimento dell’ olio esausto.
E’ passato del tempo dalla nostra ultima chiacchierata su questo argomento, quindi mi piacerebbe avere conoscenza di:
cosa è stato fatto, com’è la situazione ad oggi e quali sono gli eventuali sviluppi futuri.
La ringrazio, buona giornata.-

nessuno si è degnato (o scomodato) di rispondere.

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Ora, esaurita la pazienza, mi chiedo: cosa si può fare?

Lo propongo:

chiunque fosse sensibile alla soluzione di questo problema può contattarci alla mail ildisobbediente@gmail.com in modo tale da organizzare assieme un’azione, perché a quanto pare occorre fare la voce grossa per farsi sentire.

Invito tutti gli abitanti di San Sperate e chiunque ci voglia dare una mano, a mandare via mail (collu.enrico@sansperate.net) o via sms (3290099831) il seguente testo:

Gentile sindaco,

io sottoscritto ………………………………………………………………………….residente nel comune di …………………………….. in via ………………………………………………………………………………………….

nel rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente che mi circonda

 CHIEDO

 di poter smaltire in maniera adeguata e corretta l’olio esausto di cucina e di poterlo conferire all’azienda che si occupa della raccolta rifiuti nel mio comune di residenza per un suo riciclo e riutilizzo.

 

Se non si dovesse ricevere una risposta certa entro un arco temporale ragionevole, la mia proposta è di preparare le nostre bottiglie di olio esausto e di ritrovarci tutti assieme in data concordata nell’ufficio del sindaco, previa comunicazione e divulgazione agli organi di stampa dell’iniziativa di denuncia.

Spero di leggervi in tanti.. a presto.

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Il Disobbediente1 – © 27.09.2012

 

Appunti di libertà e democrazia

« La causa vera di tutti i nostri mali, di questa tristezza nostra, sai qual è? La democrazia, mio caro, la democrazia, cioè il governo della maggioranza. Perché, quando il potere è in mano d’uno solo, quest’uno sa d’esser uno e di dover contentare molti; ma quando i molti governano, pensano soltanto a contentar se stessi, e si ha allora la tirannia più balorda e più odiosa: la tirannia mascherata da libertà. »

Luigi Pirandello

(Il Fu Mattia Pascal – 1904)

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La Democrazia

Prego, si accomodi nella casa del popolo.

Ecco la sua sedia, la sua penna, il suo foglio.

Con una X scelga fra le possibili alternative che le abbiamo fornito.

L’ uomo qualunque

X – X – X – X – X – X – X – X – X – X – X – X – X – X – X – X – X – X – X – X – X

La Democrazia

Grazie per aver espresso in totale libertà la sua scelta fra le alternative che le abbiamo proposto.

All’uscita versi l’obolo dovuto.

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« Io stavo pensando una cosa molto triste, cioè che io, anche in una società più decente di questa, mi ritroverò sempre con una minoranza di persone. Ma non nel senso di quei film dove c’è un uomo e una donna che si odiano, si sbranano su un’isola deserta perché il regista non crede nelle persone. Io credo nelle persone. Però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre d’accordo e a mio agio con una minoranza… »

Nanni Moretti

(Caro Diario – 1993)

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Una società che ha la democratica illusione di essere libera?

Mi chiedo…

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Il Disobbediente1 – © 23.09.2012

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